CasaMurgia

Ultima modifica 10 maggio 2020

La Casa Murgia, dedicata alla produzione del vino e dell´olio, si inserisce all´interno del più articolato percorso urbano denominato Domus Guspini: un itinerario che, snodandosi per le vie del centro storico, ripercorre in cinque siti altrettanti luoghi di valorizzazione e promozione della cultura materiale e immateriale del territorio.
Ogni casa è dedicata infatti a un particolare ambito: la lavorazione del ferro nella Casa Agus, la produzione della lana, del formaggio, del miele e del torrone nelle Case a Corte, i prodotti del grano nel mulino Garau, e infine un viaggio diacronico e multimediale sulla storia locale nel caratteristico MonteTempo (ex Montegranatico). Lungo il percorso è possibile imbattersi in altri luoghi di interesse, come la mitza di S.Maria, le chiese di S.Maria di Malta e San Nicola di Mira, l´Antica Mascalcia, fino a raggiungere il monumento naturale rappresentato dai basalti colonnari.

L'allestimento museale della Casa Murgia percorre parallelamente due vicende: quella privata degli antichi proprietari della dimora, ricchi possidenti terrieri, e quella della comunità guspinese, raccontata attraverso le tradizionali pratiche agricole legate all'olivicoltura e alla viticoltura.
Il percorso tratta i due ambiti utilizzando un'unica chiave di narrazione: quella delle stagioni dell'anno, intese sia come scansione metaforica della vita umana sia come scansione dei lavori del ciclo agrario.
Tra le stanze in cui un tempo vissero Ignazio Murgia e Anniva Garau con i loro figli Eugenio, Antonio, Egidio e Caterina, l'allestimento museale si snoda su tre diversi livelli, rappresentati simbolicamente dai tre piani della dimora.

Al piano terra, la ricostruzione delle zone di rappresentanza e le testimonianze della comunità tracciano l'immagine pubblica della famiglia;

al primo piano, traendo spunto dallo status di proprietari terrieri dei Murgia, si delinea il profilo del territorio e delle attività connesse, scandite secondo il ciclo agrario e il succedersi delle stagioni dell'anno;

il secondo piano, infine, costituisce il sacrario delle memorie più intime e private, attraverso le quali i Murgia stessi rievocano, con l'epilogo delle loro vicende, il tramonto di un'intera epoca per tutta la comunità.

La famiglia si estinse con la morte dell'ultima superstite, Caterina Murgia. Per suo lascito testamentario la casa fu acquisita dal Comune di Guspini che, con questo allestimento, intende conservare e diffondere la memoria di una vicenda umana e di un vissuto comune.

Attualmente il sito è concesso in comodato d'uso gratuito all'Associazione d'Arte e Cultura Caleidoscopio.

Apertura

La Casa Murgia è visitabile ogni primo sabato del mese negli orari 16.00-20.00 e in occasione di iniziative culturali.
Per informazioni contattare l'associazione Caleidoscopio alla e mail caleidos2019@gmail.com


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